Imprenditori, Manager, Professionisti, tutti almeno una volta nella vita professionale, hanno vissuto l’esperienza di cercare di far crescere qualcuno, per riuscire a liberarsi, per far funzionare meglio le cose.

Delegare ad un’ altra persona facendola crescere è ritenuta una delle operazioni più complesse per un Leader.

Pensiamo per esempio al Passaggio Generazionale, che richiede una quantità di competenze molto ampia: tecniche, visione organizzativa, pianificazione, motivazione delle persone, comunicazione, gestione del tempo, per citarne alcune…

Nella mia esperienza di oltre 25 anni ho visto molti Leader fallire clamorosamente ed altri avere successo, eppure, in entrambi i casi, gli sforzi e le competenze messe in campo non erano poche.

Allora cosa ha fatto la differenza?

Una cosa invisibile agli occhi, una cosa semplice alla quale però nessuno pensa: chi ha fallito non aveva un altro progetto di vita, chi ha avuto successo invece aveva altri progetti anche solo professionali. Avere qualcos’altro d’importante da fare è l’unica garanzia che dà la forza di “lasciare andare”.

Nel processo di delega il vero motore è quanto si vuole davvero “lasciare andare”, altrimenti si costruisce una pseudo delega, per poi ritrovarsi nel “vuoto siderale” di “…adesso cosa faccio?…” ed iniziare inconsciamente a fare a pezzi tutto quello che si è costruito.

Tra le pratiche fondamentali da attuare per avere successo, bisogna partire con largo anticipo, seguire la Delega come un processo passo dopo passo, monitorare e misurare i progressi attentamente, dare responsabilità, autonomia decisionale e definire i confini.

Ma una cosa che non si può trascurare è chiedersi: “Qual è la mia nuova sfida?”